LA MAGLIA
La “prima maglia” della Lazio con la Macron si lega sempre di più alla tradizione, presentando il classico colore celeste con un colletto disegnato a “Y”, in maglina biancoceleste. Lo stemma del primo club della Capitale, per valorizzare meglio il senso di appartenenza, è finemente ricamato opposto al lettering Macron su cui spicca la coccarda della storica Coppa Italia, vinta il 26 maggio 2013 contro la Roma. Il bianco appartenente ai colori sociali della Lazio viene ripreso in più settori della maglia: dal bordo del collo a quello delle maniche, passando per il profilo della maglia che è arricchito da inserti orizzontali sui quali è rappresentata l’aquila.
La seconda maglia della stagione
Torna dopo cinque anni la maglia dal colore predominante giallo. La casacca gialla era già stata utilizzata a cavallo degli Anni 80/90 nella vittoriosa finale di Coppa delle Coppe e nelle stagioni 2008/09 e 2009/10.
La "Piola" indossata da Ederson, nell'incontro Lazio-Fiorentina 0-0
Il 29 settembre 2013 è stato celebrato il centenario della nascita di Silvio Piola presso il Circolo Canottieri Lazio. Per festeggiare questa ricorrenza, ma soprattutto per ricordare in modo degno ed originale il legame indissolubile che legò per anni Piola alla S.S. Lazio, la Macron, la figlia Paola ed il club capitolino hanno voluto creare una maglia speciale, indossata nella gara di campionato, Lazio-Fiorentina del 6 ottobre 2013. La casacca, in edizione limitata e numerata, è stata messa in vendita in un cofanetto esclusivo, in soli 913 esemplari. Naturalmente la scelta di limitare la vendita riprende l’anno di nascita (1913) del bomber biancoceleste. La maglia rievoca fin nei minimi dettagli la semplicità delle divise di quegli anni; dal particolare celeste chiaro, al numero cucito sulla schiena, dalla scelta del tessuto, al girocollo e polsini in maglieria. La Macron, nella realizzazione, ha tenuto conto sia dei fattori stilistici ma soprattutto di quelli storici e rievocativi per rendere omaggio al grande campione nel miglior modo possibile. A questo proposito il logo Macron, lo scudetto e la scritta S.S. Lazio sul collo sono stati ricamati tono su tono per ricreare anche dal punto di vista estetico l’immagine delle maglie di un tempo che, raramente, presentavano ricami e stemmi sociali in evidenza sul capo. Sulla manica sinistra è stata ricamata la firma del campione azzurro e il numero 290 (reti da lui segnate nel campionato italiano di Serie A). Sul retro della maglia è stato posizionato il nome ed il numero del calciatore. Sotto il colletto è stata ricamata la scritta “S.S. Lazio 1900”. Questo, ma non solo, racconta la carriera di Silvio Piola, di cui il 29 settembre 2013 è ricorso il centenario dalla nascita. Con i suoi 290 goal rimane il bomber più prolifico e tuttora inavvicinabile nella storia dei campionati di calcio di serie A. Grazie ad una sua rete nei tempi supplementari della finale di Parigi nel 1938, l’Italia di Vittorio Pozzo conquistò il suo secondo mondiale.
La maglia "Piola" da portiere, indossata da Marchetti in Lazio Fiorentina 0-0
Anche la versione realizzata per i portieri biancocelesti rievoca gli eroi in divisa nera che difesero valorosamente la porta della Lazio. A questo proposito il logo Macron, lo scudetto e la scritta S.S. Lazio sul collo sono stati ricamati tono su tono per ricreare anche dal punto di vista estetico l’immagine delle maglie di un tempo che, raramente, presentavano ricami e stemmi sociali in evidenza sul capo. Sulla manica sinistra è stata ricamata la firma del campione azzurro e il numero 290 (reti da lui segnate nel campionato italiano di serie A). Sul retro della maglia è stato posizionato il nome ed il numero del calciatore. Sotto il colletto è stata ricamata la scritta “S.S. Lazio 1900”.
La stagione
La grande gioia per la vittoria in Coppa Italia contro la Roma non sembra passare mai. La stagione, però, inizia malamente. La Juventus batte nettamente una Lazio distratta ed impreparata nella sfida di Supercoppa Italiana. Anche il campionato parte male e continua ancor peggio fino alla diciassettesima giornata quando si tocca il fondo, con la sconfitta a Verona per 4-1 contro l’Hellas. Lo spettro della zona salvezza porta alla decisione di esonerare l’allenatore Petkovic e di richiamare Reja in panchina. La Lazio, con il mister goriziano, inizia immediatamente a risalire la classifica fino ad affacciarsi nelle zone alte, per poi rallentare soltanto nel finale, terminando il campionato al nono posto.
La Rosa
Portieri: Berisha, Guerrieri, Marchetti, Strakosha. Difensori: Biava, Cana, Cavanda, Ciani, Dias, Elez, Konko, Novaretti, Pereirinha, Radu, Seck, Vinicius. Centrocampisti: Antic, Biglia, Candreva, Crecco, Ederson, F. Anderson, A. Gonzalez, Hernanes, Ledesma, Lulic, Mauri, Minala, Murgia, Onazi. Attaccanti: Alfaro, Floccari, Kakuta, Keita, Klose, Lombardi, Perea, Postiga, Tounkara. Allenatori: Petković, (poi subentrato) Reja.