LA MAGLIA
La casacca si conferma la stessa dell’anno precedente ma presenta alcune novità. Lo sponsor ufficiale cambia denominazione, da Banca di Roma a Cirio. Le personalizzazioni dei giocatori sono in vellutino di colore blu. Sono stati utilizzati due tipi di font: per quanto riguarda i nomi, un tipo più marcato e dai caratteri più sottili, l’altro meno marcato e dai caratteri più spessi. I numeri usati in coppa Uefa non hanno la scritta Umbro in diagonale incisa sul numero (in qualche partita di campionato sono stati utilizzati anche i numeri destinati alla Coppa Uefa). Scompare da questa stagione la differenza del logo Umbro stampato presente nelle maglie vendute nei negozi. Sia quelle indossate, che non, presentano gli emblemi Umbro e S.S. Lazio ricamati sul tessuto. Da questa stagione viene introdotta la prima toppa (o patch) di stoffa di forma rotonda con ricamato il logo della Lega Calcio (cioè il pallone con il tricolore) e la dicitura “LEGA CALCIO” più la scritta “1946-1996”, cioè l’anniversario di nascita del Lega stessa. Le toppe inizialmente vengono cucite (a mano o a macchina) sulle maglie, poi negli anni successivi saranno stampate a caldo. Queste novità come il kit della personalizzazione dei giocatori e le toppe di Lega aumenterà il lavoro dei magazzinieri che se prima ordinavano, lavavano e riponevano con cura le divise negli armadi, dal 1995 in poi si avvarranno di una macchina chiamata “pressa” per stampare kit e toppe sulle casacche.
La prima maglia della stagione
La maglia esposta nelle grafiche è stata indossata da Giuseppe Signori il 5 gennaio 1997, allo stadio Olimpico di Roma. Incontro, Lazio-Milan 3-0 (22’ Signori, 45’ Casiraghi, 55’ Grandoni).
La seconda maglia della stagione
Torna il colore giallo sulla divisa da trasferta della Lazio. Il modello è completamente diverso dalla prima maglia. Si presenta a tinta unita, con richiamo al logo sociale in grande sul fronte della casacca. Un particolare motivo grafico è riprodotto in maniera ripetuta e fitta su tutta la divisa. Il colletto blu è ripreso dalla prima maglia, ma si differenzia per l’ampia apertura dello stesso. Le maniche vengono percorse da larghe bande blu con strisce bianche e celesti. Frontalmente in fondo alla casacca è presente la scritta S.S. Lazio in piccolo e centralmente, ricamata. La personalizzazione dei nomi e dei numeri si differenzia sia dalla prima maglia che della terza.
La terza maglia della stagione
All’epoca la terza maglia blu viene soprannominata “Nuvola”, per via del motivo grafico posto all’altezza del petto che ricorda un banco di nuvole. Il modello a manica lunga non è commercializzato. Altro elemento di differenza rispetto alle maglie vendute nei negozi è la scritta S.S. Lazio in basso di colore giallo ed il logo Umbro interamente ricamati e non stampati come nelle versioni repliche ufficiali.
Una versione delle maglie dei portieri
Le maglie dei portieri sono ancora influenzate dall’effetto Campos (portiere messicano, che disegnava personalmente le proprie divise, in stile surfistico), ma iniziano a tornare ad un aspetto più sobrio e meno sgargiante.
La stagione
La campagna di rafforzamento viena condotta personalmente dal tecnico Zeman. Vengono ingaggiati Pavel Nedved, Igor Protti (capocannoniere nella precedente stagione insieme a Signori) ed il jolly Guerino Gottardi. Il gioco di Zeman, durante la stagione, palesa un’involuzione tattica. La squadra a metà campionato si ritrova nella parte bassa della classifica. In Coppa Uefa le cose non vanno meglio e la Lazio viene eliminata incredibilmente dal Tenerife. Il Presidente Cragnotti affida nuovamente a Zoff la panchina biancoceleste, dopo la sconfitta interna con il Bologna. Il tecnico friulano riassesta la squadra, riuscendo a scalare la classifica fino al quarto posto finale.
La Rosa
Portieri: Cudicini, Marchegiani, Orsi. Difensori: Chamot, Di Fiordo, Di Lello, Favalli, Fish, Gottardi, Grandoni, Negro, Nesta, Okon. Centrocampisti: Baronio, Bellè, Franceschini, Fuser, Marcolin, Nedved, Piovanelli, Venturin. Attaccanti: Buso, Casiraghi, Federici, Paniccia, Protti, Rambaudi, Signori. Allenatori: Zeman, (poi subentrato) Zoff.
Per i collezionisti