LA MAGLIA
La casacca è la stesso modello indossato nella stagione passata. L’unica differenza con la maglia precedente è il piccolo scudetto in plastichina posizionato sotto il collo a polo, che non riporta più la dicitura “est 1900”, ma la scritta “1900”. Questa stagione segna la fine della numerazione dall’1 all’11 da sempre fin qui utilizzata, indicando (quasi sempre) il ruolo del giocatore e la sua titolarità in campo.
La seconda maglia della stagione
Da questa stagione la maglia da trasferta gialla che ha accompagnato la Lazio per alcune stagioni lascia il testimone all’inedita maglia grigia. La tonalità per assonanza cromatica si rileva molto simile alla celeste, per cui la Lazio ricorre spesso alla terza maglia di colore blu. La casacca è colorata da diversi toni di grigio: fantasia mélange sulla parte centrale, manica destra e retro, forme geometriche disordinatamente sovrapposte sul resto della maglia. Questo tipo di casacca viene utilizzata in due stagioni (1994/95 e 1995/96) ed in entrambe, indossata nelle trasferte di Napoli.
La terza maglia della stagione
Classico esempio della vistosità e della fantasia del design delle maglie Anni ’90. Proprio la fantasia è la caratteristica principale del disegno della seconda maglia della Lazio (battezzata “fulmine”), nel quale il colore blu navy è spaccato in due da un ampio inserto frastagliato celeste, che ricorda proprio un fulmine, che congiunge la spalla destra al fianco sinistro con un andamento fortemente irregolare. Le maniche sono celesti, mentre il retro, a differenza della parte frontale, si presenta a tinta unita blu navy ed accoglie la numerazione bianca. Ultima stagione della storia del calcio che vede le casacche ufficiali di Sere A e B personalizzate con i soli numeri. Dal prossimo campionato il numero farà coppia con il font del nome del calciatore designato.
Una versione delle maglie dei portieri
Le maglie dei portieri presentano il logo sociale differente rispetto a quello della squadra. È realizzato su una toppina (a parte) e cucito sulla divisa, mentre il logo sulle casacche dei giocatori in movimento è ricamato nella trama della maglia.
La stagione
Il presidente Cragnotti chiede maggior spettacolo alla squadra, la Lazio deve deliziare il palato dei suoi tifosi. Serve pertanto un cambio di mentalità all’interno del club, sia a livello di gestione tecnica sia di sistema di gioco. Cragnotti ingaggia Zdenek Zeman dal Foggia, mentre a Dino Zoff, a sorpresa, è affidata la presidenza del club. Il tecnico boemo non richiede nomi altisonanti, ma giocatori esclusivamente funzionali al suo proverbiale modulo tattico “4-3-3”. Arrivano alla Lazio Rambaudi, Chamot e Venturin. La Lazio gioca un grande calcio e viene ammirata da tutti. La macchina da gol biancoceleste si esalta con 8 reti alla Fiorentina, 7 al Foggia, 5 al Napoli ed al Padova, 4 al Milan, al Genoa e all’Inter, 3 in casa alla Juventus. Alla fine la Lazio chiude il suo campionato al secondo posto con il migliore attacco.
La Rosa
Portieri: Marchegiani, Orsi, Roma. Difensori: Adani, Bergodi, Bonomi, Chamot, Cravero, Favalli, Negro, Nesta, Piccioni. Centrocampisti: Bacci, Colucci, Cristiano, De Sio, Di Matteo, Doll, Della Morte, Fuser, Gascoigne, Piovanelli, Venturin, Winter. Attaccanti: Boksic, Casiraghi, Di Vaio, Federici, Lucchini, Rambaudi, Signori. Allenatore: Zeman.