LA MAGLIA
La maglia della stagione 1957/58 si presenta classica a tinta unita celeste tenue con colletto “a V” e polsini in maglina bianca. Le mezze maniche sono notevolmente allungate, arrivando fino all’altezza del gomito.
In occasione della finale di Coppa Italia, disputata il 24 settembre del 1958 e vinta dai biancocelesti, la divisa indossata dagli undici eroi laziali nello storico pomeriggio del 24 settembre 1958 si presenta interamente bianca con un ampio scollo “a V” e bordi celesti. Le mezze maniche sono notevolmente allungate, arrivando fino all’altezza del gomito. In questa occasione la Lazio scende in campo con la seconda maglia per dovere di ospitalità. All’epoca veniva concesso alla squadra avversaria di indossare la sua prima maglia in caso di affinità cromatica, al fine di dare la possibilità ai tifosi della squadra ospitante di ammirare le casacche tradizionali dell’avversaria. L’edizione della Coppa Italia del ‘58 segnò anche il debutto della coccarda tricolore, da sfoggiare sulle maglie dei vincitori a partire dalla stagione successiva, similmente a quanto già accadeva con lo scudetto tricolore per il campionato. La coccarda, da allora in poi, ha identificato la formazione vincitrice del secondo trofeo nazionale. Grazie a questo successo, la Lazio fu così la prima squadra italiana a fregiarsi di tale distintivo sulle proprie maglie.
La stagione
Il campionato 1957/58 è per la Lazio una vera sofferenza. Come se non bastasse, l’epidemia influenzale, nota come “l’Asiatica”, si manifesta nella partita Lazio-Vicenza 2-0 con parecchi giocatori messi ko dal virus. Nel frattempo i due tecnici Canestri e Monza riescono a far conquistare alla squadra, seppure con fatica, una difficile salvezza battendo per 4-0 nell’ultima giornata il Verona in un match decisivo per la permanenza in Serie A. Il club biancoceleste convince Fulvio Bernardini ad assumere la guida della squadra per la prima fase della Coppa Italia che si disputa nei mesi di giugno e luglio 1958 e per il campionato successivo. “Fuffo” accetta e viene premiato dalla conquista della Coppa Italia che non era più stata disputata dopo la guerra. La finale si gioca allo Stadio Olimpico all’inizio della stagione seguente. La Lazio vince battendo la Fiorentina per 1-0. Il trionfo è, per l’ex mister della Fiorentina, una rivincita. Anche altri due ex-viola come Prini e Bizzarri offrono una prestazione maiuscola ed è proprio l’ala sinistra a condannare i suoi ex compagni, segnando la rete del successo.
La Rosa
Portieri: Giannisi, Giglietti, Lovati. Orlandi. Difensori: Cioccarelli, Ciucci, Colombo, Di Veroli, Eufemi, Lo Buono, Molino, Napoleoni, Natali, Pagni, Pinardi. Centrocampisti: Bravi, Carradori, Castellazzi, Fuin, Giovagnoni, Laquidara, Lucentini, Mattioli, Moltrasio, Pozzan, Severini, Troilo. Attaccanti: Biancolin, Burini, Chiricallo, Cocciuti, Focarelli, Menichelli, Muccinelli, Nuccitelli, Selmosson, Vivolo, Tozzi. Allenatori: Ciric, Canestri, Bernardini.