LA MAGLIA
Il football è la disciplina del sodalizio laziale che presenta le divise più belle e artisticamente elaborate. Negli atleti delle varie sezioni della polisportiva cresce sempre di più il desiderio di portare sul petto l’emblema sociale del club. Veri e propri capolavori vengono realizzati sulle divise della Lazio. In quest’annata viene realizzato il primo scudetto a strisce bianco e celeste con la scritta “Lazio” al suo interno, posizionato centralmente sul fronte della maglia. Altri atleti laziali si fanno ammirare per l’utilizzo delle maglie a tinta unita celesti con il collo a lupetto e la scritta “Lazio” in blu cucita sul petto. Tornando al football anche durante gli allenamenti i calciatori vogliono vestirsi da “laziali” a tutti gli effetti, infatti spesso indossano qualsiasi maglia che riporti la scritta o un emblema sociale. Nei primi anni di attività del club capitava spesso che i giocatori, nelle foto di gruppo, venissero immortalati con casacche differenti, ma quasi sempre con la scritta Lazio in blu cucita sul petto. Si riconoscono, infatti, sia maglie a collo alto nel tipico modello a “lupetto” che semplici t-shirt. Le divise si presentano a maniche corte e lunghe.
La stagione
Nel 1906 il club trasferisce il proprio quartier generale presso Villa Borghese. Il presidente Ballerini infatti riesce ad ottenere in concessione la Casina dell’Uccelleria come sede e l’area verde di Piazza di Siena viene utilizzata come campo da gioco. L’appuntamento più importante dell’annata è quello che vede due squadre composte di atleti della polisportiva e soci laziali che scendono in campo per un’amichevole di football a Villa Borghese, nel settembre 1906 (foto retro). La manifestazione, chiamata “Pro Calabria per il terremoto”, ha l’obiettivo di raccogliere fondi in favore della regione del Sud Italia, ancora sconvolta dall’evento catastrofico avvenuto l’anno precedente. Il campionato romano del 1907 è il primo torneo aperto a tutte le società di football capitoline, e vi aderiscono il Foot-ball Club Roma (c.d. Roman), il Club Sportivo Virtus e la Società Podistica Lazio. I biancocelesti s’impongono subito sulle rivali infliggendo un perentorio 2-0 al Roman ed un roboante 3-0 alla Virtus e diviene immediatamente la prima squadra Campione del Lazio. La famiglia Baccelli mette a disposizione un premio, un vassoio d’argento che sarà denominato “L’insalatiera”. Questo trofeo andrà alla società che per prima arriverà alle cinque vittorie.
La Rosa
Portieri: Aloisi, Schiavi. Zaccagna. Difensori: Canalini A., Marrajeni, Onori, Valle. Centrocampisti: Andreoli, D’Amico, Forlivesi, Gabrielli, Gatti, Omodei-Zorini, Onori, Pichetti, Saraceni (I), Torchio. Attaccanti: Ancherani, Bitetti, Bronner, Febo, Gianni, Mizzi, Novelli, Pollina, Ricci, Scotti, Seghettini, Tofini. Allenatore: Ancherani.
Curiosità
Nasce la prima bandiera della Lazio: Alla manifestazione “Pro Calabria per il terremoto” partecipa come “madrina” della Lazio una donna di nome Anna Tobia (allora fidanzata del socio fondatore Galileo Massa), avvolta nella prima bandiera storica della Lazio da lei stessa confezionata. Il 23 ottobre 1906, presso la trattoria dell’Olmo in Via Angelica, viene organizzato un banchetto sociale del sodalizio biancoceleste per un evento speciale: la signora Tobia dona al presidente Ballerini quella stessa bandiera, che diventerà la prima bandiera sociale.
Il 26 aprile 1907 una lettera a firma di Fortunato Ballerini mostra l’emblema ufficiale della Lazio, il simbolo nel quale tutti riconoscono il primo club della Capitale: è l’aquila imperiale. Il logo raffigura un’aquila in posizione in posizione di riposo, poggiato su uno scudetto con sette strisce verticali. le maestose ali del rapace sono rivolte in basso e seguono la curva dello scudetto. un nastro azzurro con la denominazione Società Podistica Lazio è inscritto in un cartiglio e stretto dal becco dell’aquila. Questo stemma fu il primo ad apparire sui tesserini degli atleti e a decorare la carta intestata dei documenti ufficiali della Società.