La Maglia
Quante finali negli ultimi anni (18 negli ultimi 21 anni e spesso vinte) e quante maglie celebrative preparate ad hoc per questi eventi di prestigio. Anche per questa edizione il lavoro del marketing della Lazio, in simbiosi con lo sponsor tecnico Macron, regala l’ennesimo gioiello celebrativo e da collezione, una vera e propria chicca per gli amanti delle casacche storiche. Per la prima volta la “maglia bandiera”, giudicata dagli esperti come una delle divise più belle al mondo, scende in campo per disputare una finale di prestigio, quella che regalerà a Lazio o Atalanta il secondo trofeo nazionale dopo lo scudetto: la Coppa Italia. La “maglia bandiera” nasce nel 1982 da un’idea del compianto presidente biancoceleste Gian Chiarion Casoni ed ha accompagnato la Lazio nei vari momenti della sua storia. Ora la “maglia bandiera” prende idealmente per mano gli uomini di Inzaghi, nell’ultimo atto di questa manifestazione, e “veste” i giocatori nella gara più importante della stagione 2018/19. Per l’occasione ci sono state alcune modifiche rispetto alla canonica casacca vista durante il campionato. Sulla manica sinistra della “maglia bandiera”, in corrispondenza delle ali dell’aquila stilizzata, compare la scritta “Con l’Aquila sul Petto”; poi vi è un omaggio all’inno di Mameli, che sarà suonato prima della partita, mediante una citazione delle parole dell’inno stesso. Per finire, a destra, la patch della finale e sul petto la scritta “Finale Tim Cup 2018/19 – Stadio Olimpico”.
La Finale
Apoteosi Lazio. La squadra di Inzaghi alza al cielo la sua settima Coppa Italia battendo per 2-0 in finale di Coppa Italia l’Atalanta grazie alle reti di Milinković-Savić e Correa. Due sigilli arrivati nel finale che sanciscono l’ennesimo successo dell’era Lotito alla sua quinta coppa in 15 anni di gestione (3 coppe Italia e 2 supercoppe italiane). Con questo trofeo la Lazio si assesta al quarto posto dietro le tre grandi storiche del calcio italiano in fatto di trofei vinti. La settima Coppa Italia vinta, fa godere il popolo laziale accorso in 35.000 (totale dei posti riservati) all’evento. La macchina da gol del tecnico orobico Gasperini si è inceppata sul più bello, bloccata da un’avversaria tosta, sempre lucida, capace di soffrire e poi colpire al momento giusto. Insomma, la serata perfetta per un popolo, quello laziale che può esultare per un’altra Coppa Italia messa in bacheca e qualificazione aritmetica per la prossima edizione dell’Europa League. Infine, altra finale da giocare, questa volta di Supercoppa Italiana contro la Juventus campione d’Italia. Per la Lazio le finali non finiscono mai…