Forse tutti non sanno che… nella storia della Lazio è stata spesso utilizzata l’inedita maglia rossa. L’immaginazione, potrebbe far storcere la bocca ad ogni tifoso laziale, perché la colorazione rossa riporta subito il pensiero agli “odiati cugini”. Chiariamo subito che il colore predominante della casacca della A.S. Roma da sempre e’ il “rosso bordeaux”, mentre la Lazio, qualche volta nella sua storia, ha scelto un “rosso vivo” per la sua casacca alternativa, somigliante al rosso utilizzato dalla Ferrari, dal Liverpool e dal Manchester United, così per rendere meglio l’idea del distacco rispetto al rosso della seconda squadra romana. La prima partita giocata dalla Lazio con la maglia rossa risale al 6 settembre 1958, la stagione del primo trofeo vinto dalla Lazio, la Coppa Italia del 1958. Il “Giornale d’Italia” nelle sue pagine riportò che nella gara Lazio-Marzotto, valevole per i quarti di finale di Coppa Italia, la Lazio scese in campo con la maglia rossa.
Scorrendo nel tempo, la Lazio ripropose la versione rossa in Coppa UEFA, nella partita giocata allo stadio Olimpico contro il Boavista (5-0 per i biancocelesti in rosso), il 28 settembre del 1977. La casacca rossa si presentava in lanetta con il colletto “a V” ed i polsini celesti. A tal proposito ricordiamo un paio di curiosità. La prima è che Felice Pulici, il portiere del primo scudetto della Lazio, indossò per qualche gara di precampionato nel 1975/76 una divisa rossa. La seconda è che le maglie di allenamento, negli Anni ‘70, si presentarono anche rosse con la scritta “Lazio Calcio” in bianco sul petto.
Per il campionato 1978/79, la “Ennerre”, famosa azienda di abbigliamento sportivo, propose una terza maglia ufficiale rossa, indossata nelle partite Napoli-Lazio 0-2 (vinta a tavolino), Juventus-Lazio 2-1 ed Atalanta-Lazio 0-0.
Annata drammatica per il popolo laziale quella datata 1979/80, questa volta la divisa rossa venne utilizzata come terza maglia, realizzata dalla “Pouchain”, altra azienda storica. Nella stagione 1982/83 la “Ennerre” realizzò un vero e proprio capolavoro: La divisa in lanetta pesante rossa si presentò con l’indimenticabile aquila stilizzata sul petto in “vernicetta” celeste. Questa maglia venne indossata in alcune amichevoli, tra cui quella prestigiosa gara Lazio-Italia Under-21, giocata il 30 marzo 1983 allo stadio Flaminio e terminata 1-1. L’idolo Roberto Mancini, alla guida della Lazio nella stagione 2003/04, suggerì alla “Puma”, marchio internazionale, una variante rossa per la sua Lazio, proposta che non raccolse il consenso di molti tifosi laziali e venne subito scartata dal fornitore tecnico dell’epoca. La storia della casacca rossa si chiuse con il campionato 2014/15 quando la formazione di Pioli centrò a Napoli la qualificazione ai preliminari di Champions League, gara in cui i biancocelesti scesero in campo con la divisa rossa firmata “Macron”, riproposta a sorpresa in quella stagione.
Da allora il colore rosso nella maglia (a parte quella del portiere, e Strakosha ne è un esempio attuale) non è stato più riproposto. di Emiliano Foglia
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