Il famoso “Aquilotto della Pouchain” nacque nel 1979 e durò esattamente quanto le bellissime maglie biancocelesti della Pouchain, una sola stagione. Purtroppo per Lazio, la stagione 1979/80 viene ricordata come una delle più disgraziate della sua storia. L’ingegner Maurizio Pouchain ha scritto la storia della produzione tecnico-sportiva a cavallo degli anni 70/80.“Era il 1967 (racconta Maurizio Pouchain), visto che l’azienda di mio padre che costruiva arredi per le navi da crociera era ferma per la crisi del settore, per provare una strada diversa, decisi di scrivere a tutti i seicento istituti religiosi che c’erano sull’ elenco del telefono di Roma per offrire un servizio di manutenzione dei loro stabili. La cosa funzionava”. La creatura di Pouchain era un colosso del restauro, con un fatturato 30 miliardi all’ anno. Vantava centoquaranta dipendenti, un centro studi e ricerche che fa da supporto scientifico a chi opera sul campo, quattro uffici (a Venezia, Napoli e Bari, oltre che a Roma), 35 cantieri al lavoro in tutta Italia, un elenco di realizzazioni che va dal Campidoglio a Palazzo Venezia, da Villa Adriana di Tivoli al Palazzo Reale di Napoli. Lo spirito imprenditoriale di Maurizio non si esauriva li, perché’ l’ingegnere investiva tempo e risorse su ciò che stuzzicava la sua fantasia ed il suo ingegno. “Ero affascinato (ricorda Pouchain) da quelle macchine dove tu metti un filo ed esce una calza e decisi di rilevare un maglificio in località Borgorose (RI) denominato “Iga Sud”. Le cose, però, non andavano bene. Fino a quando feci un viaggio in America e mi accorsi che tutti giravano in tuta e che le squadre di baseball vendevano di tutto, dal berretto al portachiavi, mica solo il biglietto della partita. Allora proposi a vari presidenti, con Anzalone (Roma) in primis, di tentare un’operazione simile anche in Italia. Decisi pertanto di riconvertire il maglificio di Borgorose alla produzione esclusiva di abbigliamento sportivo. Siamo stati i primi a introdurre il merchandising nel calcio. Ho creato diversi marchi stilizzati. Per la Lazio disegnammo un’aquila azzurra stilizzata con le ali spiegate”. Fondamentale è stata la collaborazione con il famoso grafico Piero Gratton che disegnò per Pouchain alcuni loghi come quelli di Roma, Palermo, Ascoli, Udinese e Bari. “Riproposi l’operazione di marketing sportivo ad altre squadre (spiega Pouchain), anche minori: maglie, distintivi, i dischi con l’inno. I fatturati erano enormi. Ma il filone si è esaurito velocemente. Il mondo del calcio era tradizionalista, statico, non accettava di cambiare maglia ogni anno. E poi francamente nel tessile non mi divertivo come speravo”. L’azienda di abbigliamento sportivo Pouchain è stata in produzione dal 1978 al 1981.
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