Dal campo… alle teche virtuali del museo ufficiale della Lazio

Dal campo… alle teche virtuali del museo ufficiale della Lazio

Come ogni museo che si rispetti, anche quello ufficiale della Lazio vanta un prezioso scrigno, all’interno del quale sono custoditi numerosi premi, riconoscimenti, medaglie e coppe realmente appartenute a dirigenti, giocatori o allenatori del primo club della Capitale. Questo prezioso angolo del museo è particolarmente importante in quanto al suo interno trovano posto dei rarissimi cimeli realmente unici che sono stati donati da veri e propri miti biancocelesti di tutte le epoche calcistiche nel corso della raccolta di memorabilia laziale. Ognuno di questi cimeli nasconde al suo interno una storia particolare, un aneddoto o semplicemente un ricordo legato spesso a persone che non sono più tra noi, ma che in passato hanno donato questi gioielli unici con la speranza che un giorno sarebbero stati esposti in un museo vero e proprio (per ora online). Iniziando dalle medaglie d’oro, meritano una particolare attenzione, tutte quelle appartenute a Ferruccio Mazzola; oltre a quella donata dalla dirigenza laziale per la conquista dello scudetto del 1974. Inoltre si possono ammirare altre due medaglie in oro appartenute al campione piemontese: quella che premia Mazzola miglior calciatore per la stagione calcistica 1968/69 e la medaglia ricevuta dalla Figc per la vittoria del campionato cadetto. Con un pizzico di orgoglio e vanità invitiamo tutti i nostri amici visitatori ad ammirare la medaglia coniata e donata a tutti gli atleti e tesserati biancocelesti durante il venticinquennale di vita della nostra Lazio, oltre a quelle che ci ricordano i festeggiamenti per il quarantennale ed il cinquantennale della Polisportiva della Lazio. Tra le targhe, vero fiore all’occhiello, è quella donata da Romolo Alzani a Silvio Piola prima dell’incontro tra Lazio-Novara nel 1950 quando il campione fece ritorno nella Capitale, da leale avversario, indossando i colori della squadra piemontese. Rarissimo e prezioso il portachiavi in oro zecchino donato dal dirigente biancoceleste Guido Giambartolomei a Giorgio Chinaglia in occasione del suo trasferimento all’Internapoli alla Lazio. Maestose e preziose infine sono invece le coppe donate a Pierluigi Pagni, fiero capitano della Lazio nel 1965 ed a Maurilio Prini, eroe e marcatore della prima Coppa Italia vinta dalla Lazio nel 1958, al fianco di Bob Lovati. Molto bello il trofeo donato da Luigi Trippanera, storico massaggiatore e fisioterapista della Lazio del ’74. Tutti questi trofei sono patrimonio dei tifosi della Lazio, gelosamente custoditi dallo staff del museo ufficiale della Lazio, con la speranza che un giorno possano essere esposti all’interno di uno spazio reale ed in forma permanente.

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