«1900, la storia dice gloria», domina la scalinata di piazza di Spagna nel cuore di Roma. Un delirio per oltre 15 mila laziali. Appuntamento alle ore 18 ma già mezz’ora prima le casacche biancocelesti cominciano a riempire uno dei posti più belli e suggestivi della Capitale tra lo sguardo incredulo dei tanti turisti. Pochi minuti e la piazza è un tripudio, partono i primi cori dedicati ai rivali cittadini. La scalinata è stracolma, è l’ora “x”, quella della festa per una Coppa Italia, la sesta della storia del club, conquistata in finale contro la Roma. Il gol al 71’ di Lulic ha mandato in estasi una parte della città lasciando nello sconforto la tifoseria giallorossa. Gli organizzatori fanno partire il primo inno, quello di Aldo Donati «So’ già due ore che stamo qui ad aspettà…». Cantano tutti, donne uscite da poco dal lavoro, uomini in giacca e cravatta, bambini pieni di gioia. Ma sta per arrivare lei, la Coppa Italia, il gruppo sulla scalinata si compatta per lo «scatto nella storia». Flash ovunque, tifosi e non tifosi, turisti e passanti occasionali. Eccola, entra scortata dai centurioni romani, dall’aquila Olympia e da Cristian Brocchi, reduce della rosa di prima squadra. Gli altri o sono in vacanza oppure impegnati con le rispettive nazionali e allora il centrocampista che ha chiuso la sua carriera professionistica da qualche settimana, sostituisce i protagonisti della vittoria storica. Brocchi alza la coppa per la gioia dei presenti, ultimo atto di una fortunata carriera biancoceleste.
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