Lo scambio dei gagliardetti all’inizio di ogni partita, rappresenta da sempre un momento di amicizia e sportività. Un momento che, ancora oggi rimane sacro e non alterato dalla modernizzazione del nostro calcio. Fino agli Anni ‘60 la realizzazione dei gagliardetti si presentavano come vere opere d’arte. Tale produzione poteva anche richiedere molte settimane di lavoro. Le sarte dei famosi ricamifici italiani, realizzano con cura e passione questi veri capolavori. I gagliardetti della Lazio venivano esclusivamente ricamati a mano con un filo spesso color oro su superficie in raso colorata spesso di celeste.
Il gagliardetto in questione datato 1957, nella sua concezione commemorativa, riporta la partecipazione delle giovanili della Lazio al prestigioso torneo calcistico internazionale “Cin Casoni”; organizzato dal dirigente biancazzurro Giorgio Chiarion Casoni per onorare la memoria del figlio Cin prematuramente scomparso a soli 26 anni (il 25 agosto 1953). Cin era uno dei figli del vicepresidente Giorgio della Lazio nel ventennio 40/60. Il compianto ragazzo era sempre al seguito della squadra di cui era un grande appassionato e sostenitore. La Lazio si aggiudicò la prima, la seconda e la quarta edizione del torneo e quella del 1966.
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