Biancazzurri e Nerazzurri, una simpatia “storica” ultracentenaria

Biancazzurri e Nerazzurri, una simpatia “storica” ultracentenaria

Nel gennaio 1913 la Lazio, quale migliore squadra del Centro- Sud, venne invitata dall’Internazionale di Milano a giocare una prestigiosissima amichevole in occasione dell’inaugurazione del nuovo campo di gioco interista: i biancazzurri vennero sconfitti per 1-3, ma si distinsero per il bel gioco espresso, destando una grande impressione tra il pubblico e ricevendo gli elogi della stampa del Nord. Il Museo della Lazio, grazie ai suoi ritrovamenti ed alle segnalazioni che provengono spesso anche da collezionisti sportivi di altre squadre italiane, è lieto di mostrarvi un grande esempio di sportività e “fair play” che da sempre contraddistinguono il primo club della Capitale. Una dimostrazione di sportività datata 1964 che la Lazio fece all’Internazionale per celebrare un’impresa calcistica che diede gloria non solo al club milanese, ma a tutto il football italiano. Il presidente del club biancazzurro Angelo Miceli commissionò alla storica gioielliera romana “De Dominicis” la realizzazione di un particolare trofeo, da recapitare al collega interista Angelo Moratti, a seguito della conquista della “Coppa Intercontinentale” avvenuta nel 1964, contro gli argentini dell’Independiente. La targa posizionata alla base del trofeo recita così: “Lo scudetto della Lazio ai Campioni del Mondo, 1964”. Pensieri, gesti e parole di un fair play “ante litteram” e che, a distanza di oltre mezzo secolo, nobilita la società capitolina per i suoi valori storici di moralità e sportività. da Redazione.

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