Alle ore 3:36 del 24 agosto 2016 una scossa di terremoto di magnitudo 6.0 devasta le località di Amatrice, Accumoli e Arquata del Tronto. Sotto le macerie restano 299 vittime. La Lazio si stringe immediatamente attorno ad Amatrice. L’intera squadra biancoceleste e tutto lo staff societario, nei giorni successivi fanno visita ai terremotati insieme al presidente Lotito, originario della piccola frazione di San Lorenzo a Pinaco, a due passi da Amatrice. In occasione di Lazio-Juventus del 27 agosto 2016, lo Stadio Olimpico si univa nel cordoglio per le vittime del terremoto che aveva colpito il Centro Italia tre giorni prima. In quelle tragiche ore il primo club della Capitale aveva annunciato una serie di iniziative a sostegno delle popolazioni colpite. I giocatori biancocelesti contro la Juventus, conseguentemente, scendevano in campo con una maglia speciale: sulla scritta “Noi con Voi” veniva incastonata l’icona dell’orologio del campanile di Amatrice, con le lancette ferme nel momento preciso della scossa che aveva devastato il paese reatino e le località limitrofe di Accumoli, Arquata del Tronto e Pescara del Tronto. Commozione, benevolenza e tanta voglia di ricominciare. E’ quello che avevano trovato Claudio Lotito e la sua Lazio ad Amatrice, nel corso di una visita ufficiale della società e dell’intera rosa, un mese dopo quel devastante sisma del 24 agosto 2016. Tutta la Lazio, guidata dal suo presidente, originario proprio di questi luoghi, il 19 ottobre 2016 aveva fatto visita ad una scolaresca dell’Istituto Omnicomprensivo di Amatrice, presso la sede temporanea realizzata subito dopo la tragedia. Gadget, sorrisi di incoraggiamento ed autografi erano stati riservati a quei piccoli tifosi laziali. Anche la foto ufficiale della squadra era stata scattata proprio davanti alla scuola, simbolo della rinascita, con l’obiettivo di raccogliere fondi da destinare alla ricostruzione delle terre terremotate. Una giornata intensa e piena di pathos, vissuta con trasporto soprattutto da Claudio Lotito, visibilmente commosso nel ritrovare i luoghi e la gente con cui aveva trascorso la propria infanzia.

Dopo aver mostrato pieno sostegno ad Amatrice ed Accumoli, la Lazio si stringe attorno a Norcia, anch’essa colpita dal terremoto. Sulla maglia blu da trasferta indossata a Palermo è comparsa la scritta "I Love Norcia". Un cuore rosso, marchio della Onlus umbra, in bella mostra è il segnale che la Lazio non ha dimenticato la cittadina in cui è spesso stata ospite in ritiro.

Durante il XV congresso nazionale dell’US Acli di Benevento, tenutosi tra il 23 ed il 26 marzo 2017, il presidente Lotito ha avuto modo di confrontarsi con Don Luigi Ciotti. In quell’occasione, il fondatore dell’associazione antimafia “Libera”, era riuscito a strappargli una promessa: quella di inserire il logo della sua associazione sulle divise dei biancocelesti. Promessa mantenuta dalla Lazio, che scende in campo alle ore 18, al Mapei Stadium di Sassuolo per la 30esima giornata di Serie A, indossando la seconda maglia bianca con il logo di “Libera”, che proprio in quei giorni aveva subito nuove intimidazioni in Calabria.

Da dieci anni (stagione 2006/07) la Lazio non aveva più uno sponsor fisso sulla maglia. In questo lungo lasso di tempo sono comparsi sporadicamente diversi marchi, dall’associazione benefica So.Spe alla clinica Paideia. Nel derby di ritorno torna a sorpresa lo sponsor Sèleco, il marchio italiano di Pordenone sulle divise della Lazio. Esordio migliore non poteva esserci: la Lazio torna alla vittoria in trasferta, che mancava in campionato dal 2012.