“Simeo’ Simeo’ Simeone, Simeone Simeone…Simeone Simeone…” cantava così la grande Curva Nord a Diego Pablo Simeone. Per il primo match di Champions League tra Lazio ed Atletico Madrid (1-1), il “Lazio Museum” non ha dimenticato i trascorsi de “El Cholo” con la maglia della Lazio ed ha preparato un gustoso fuori programma, mobilitandosi con tutte le sue risorse dedicando un tributo a Simeone con una mostra ad hoc che ha visto l’esposizione alcune casacche che l’ex giocatore laziale ha indossato nei suoi trascorsi in biancoceleste. Il tecnico argentino ha segnato la storia della Lazio, con la quale ha giocato dal 1999 al 2003. Centrocampista incontrista implacabile, ben strutturato fisicamente, di media statura (m 1,78, kg 76), non mollava mai un centimetro di campo ed era capace di opporsi a qualsiasi avversario che avanzava. Dotato di resistenza e di “cattiveria” agonistica fuori del comune, era anche molto intelligente tatticamente e spesso era anche in grado d’impostare l’azione offensiva. Una sua specialità era l’inserimento in area avversaria sui tiri da fermo: con tempismo eccezionale e opportunismo ha segnato reti importanti, soprattutto di testa, spuntando all’improvviso oltre lo schieramento difensivo. Alla Lazio, Simeone ha giocato per quattro stagioni, disputando 87 gare e segnando 14 reti. Palmares alla Lazio: 1 Scudetto nel 1999/00, 1 Coppa Italia nel 1999/00, 1 Supercoppa Italiana nel 2000 e 1 Supercoppa Europea nel 1999. di Emiliano Foglia.
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