Il “Lazio Museum”, grazie all’ultima acquisizione in tema di maglie, ha il piacere di presentarvi e svelarvi un’ulteriore tipologia di divise scudettate, utilizzate per alcune amichevoli nel ritiro estivo di Pievepelago del 1974 e poi riprese per una tournée internazionale in Kuwait, nel mese di novembre dello stesso anno. Queste casacche, si differenziano sostanzialmente da quelle indossate negli incontri ufficiali per la manifattura e per alcuni dettagli di produzione. Inoltre, su queste maglie compare l’ennesima variante di scudetto tricolore (la terza) applicato, così da renderle tra le divise più rare indossate dagli uomini di Maestrelli. Il materiale è in cotone fresco, con cuciture sui fianchi (e non tubolare, ossia priva delle cuciture laterali). Il colore si presenta più tenue del solito. Ma veniamo all’aspetto più importante, quello dello scudetto che ne accentua la diversità con le altre mute della stagione. Il tricolore scelto per queste maglie si presenta totalmente ricamato, con un sottile bordino in filo celeste che delimita il verde, bianco e rosso, dall’ampio bordo bianco. Anche questo tipo di scudetto (come quello in canottiglia, apparso sempre in ritiro) non venne giudicato idoneo a sopportare un’intera stagione di lavaggi delle divise, poiché andava a deteriorarsi dopo diversi cicli di lavatrice. Il numero da gara è totalmente diverso rispetto a quello applicato sulle tre divise ufficiali della stagione, non più in plastichina venata, bensì in pelle ruvida. La maglia esposta nelle grafiche è appartenuta a Salvatore Amato, ex promessa della Primavera di quegli anni, ruolo centrocampista, e che Chinaglia voleva spesso in squadra con sé nelle partite di allenamento disputate al campo di “Tor di Quinto”. Terminiamo la descrizione della maglia di Amato, allegando anche le foto della gemella da trasferta (la bianca), sempre corredata dal meraviglioso tricolore ricamato con il sottile bordino celeste. da Redazione
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