LA MAGLIA
Il primo club della Capitale per questa stagione scelse di utilizzare ancora una volta il modello di casacca utilizzato da quasi un decennio. Piaceva lo stile semplice ed essenziale, con i lacci intrecciati. Il materiale di produzione utilizzato risultava piuttosto grezzo e la maglia, intrisa di sudore, tendeva ad appesantirsi molto, rendendo ancor più faticoso e duro il compito dei giocatori biancocelesti. La casacca si presentava a tinta unita azzurra con i laccetti incrociati a chiudere l’ampio scollo alla coreana. Compariva per la prima volta il logo “SPL” (Società Podistica Lazio), nel quale le tre lettere erano intrecciate tra loro ed incastonate in un cerchio all’altezza del petto. È questo il primo stemma nella storia della Lazio a fregiare le maglie.
La stagione
La Lazio si fermava alle semifinali, ma si aggiudica un premio ben più desiderato, in ricordo di tanti compagni scomparsi. Il sodalizio dello storico presidente Fortunato Ballerini venne insignito, con Regio Decreto 907/1921 del 2 giugno 1921, dell’onorificenza che lo eresse Ente Morale per aver trasformato il proprio campo, quello dello Stadio della Rondinella, in orto di guerra con lo scopo di sfamare la popolazione romana, provata dalla terribile carestia bellica. La Lazio è, a tutt’oggi, l’unica società presente nel panorama sportivo nazionale ed internazionale ad aver conseguito tale onorificenza meritoria. L’acquisizione di tale status, peraltro, permise al Generale Giorgio Vaccaro, sei anni più tardi, di opporsi con successo alla fusione con la costituenda A.S. Roma.
La Rosa
Portieri: Bernardini. Difensori: E. Cella (II), Dosio, Parboni, F. Saraceni (I), L. Saraceni (II). Centrocampisti: A. Baldacci (I), Faccani, Giubertoni, Maneschi, S. Orazi (I), V. Orazi (II). Attaccanti: A. Cella (I), Consiglio, C. Corelli (I),Filippi, Fioranti (I), Fraschetti, Maranghi, Raffo, Ruggeri, Varini. Allenatore: Baccani.
Curiosità
Al termine della Grande Guerra la Lazio cambia il suo emblema ufficiale. Compare ll logo “SPL” (Società Podistica Lazio) nel quale le tre lettere sono intrecciate tra loro ed incastonate in un cerchio. E’ questo il primo stemma nella storia della Lazio a comparire sulle maglie; curiosamente non è raffigurata l’aquila, da sempre simbolo di nobiltà e fierezza e strettamente legata alla Roma dei Cesari e simbolo di rappresentanza delle Legioni Romane.